La UIdL (uidielle) nacque nel 1918 da una scissione del sindacato anarchico USI (Unione Sindacale Italiana), avvenuta sull’atteggiamento da tenere rispetto alla guerra: neutralista l’USI, per l’intervento a fianco delle potenze democratiche il gruppo di Alceste De Ambris, che darà vita alla nuova organizzazione.
La UIdL fu espressione del sindacalismo rivoluzionario repubblicano; operò soprattutto in Emilia-Romagna e nel Veneto; subì una scissione fascista, si batté contro i fascisti, confluì infine nel 1925 nella CGdL.
Non c’è una discendenza diretta dalla UIdL alla UIL, nondimeno, soprattutto in Romagna, le due storie condividono qualche dirigente sindacale e alcune suggestioni, come testimonia anche la bandiera che grazie alla UIL di Forlì esponiamo, custodita a suo tempo da Giovanni Gatti, sindacalista UIL di antica tradizione risorgimentale mazziniana.
La UIL è anzitutto l’erede della CGdL riformista, ma la breve storia di questa organizzazione merita di essere ricordata tra le nostre radici, anche per il potere evocativo del nome.
Immagine: la bandiera della UIdL di Modigliana (Forlì-Cesena)
Mostra storica del sindacalismo riformista italiano/16