ARCHIVIO STORICO
Per conservare la memoria delle nostre radici, dei nostri valori e metterli a disposizione delle nuove generazioni
L’archivio storico conserva la documentazione prodotta nel tempo dalla Confederazione.
La Uil nasce come una confederazione ‘povera’ di mezzi e con una struttura interna ‘leggera’. In questa situazione la gestione della documentazione prodotta dalla confederazione non passa per un ufficio protocollo, né tanto meno viene organizzato un ufficio con il compito di conservare la memoria dell’azione sindacale e politica. La mancanza di queste strutture – confermata dalla inesistenza di un qualsiasi titolario o segnatura delle carte – fa sì che oggi nell’Archivio storico sia conservata pochissima documentazione che si riferisce ai primi anni di attività della confederazione. Solo con la Segreteria di Giorgio Benvenuto il problema della conservazione della documentazione prodotta, e il tentativo di recuperare almeno parzialmente la memoria storica degli anni precedenti, viene posto in maniera organica e si avviano quelle iniziative che porteranno alla costituzione dell’Archivio storico della Uil, a varie campagne di raccolta della documentazione degli anni precedenti e a un più organico meccanismo di trasmissione della documentazione non più di uso corrente dagli uffici confederali all’archivio.
L’archivio storico viene ufficialmente costituito nel maggio del 1988. Ne dà l’annuncio la circolare n. 586 del 20 maggio 1988 della Segreteria generale, “la Segreteria Confederale, accogliendo una proposta avanzata in tal senso dal CREL [il centro studi legato alla confederazione], ha deciso la costituzione dell’Archivio storico della Uil”. La circolare prosegue invitando alla collaborazione “tutte le strutture, ma anche i singoli dirigenti sindacali, in attività o in pensione, a far confluire verso l’Archivio storico della Confederazione tutto il materiale in loro possesso suscettibile di interesse per l’Archivio storico stesso”. A tale scopo viene fornito anche uno schema di classificazione della documentazione della confederazione nazionale per specificare il tipo di materiali che si intendono recuperare: ATTI CONGRESSUALI (statuti, tesi congressuali, relazioni, elezioni). ORGANISMI COLLEGIALI (assemblee, consigli generali, comitati centrali, comitati esecutivi, direzioni, esecutivi nazionali, consigli nazionali, segreteria confederale, collegio dei probiviri). MANIFESTAZIONI, CONFERENZE E CONVEGNI (relazioni interventi, dibattiti, seminari). DOCUMENTAZIONE DEGLI UFFICI CONFEDERALI (circolari e corrispondenza). MATERIALE ICONOGRAFICO (manifesti, bandiere, tessere, fotografie, cartoline e annulli postali, distintivi e stemmi). FEDERAZIONE UNITARIA (consigli generali unitari, comitati direttivi unitari, segreteria unitaria, manifestazioni e convegni unitari, rassegna stampa unitaria, agenzia stampa unitaria, materiale iconografico unitario)
L’Archivio storico della UIL sviluppa circa 800 metri lineari, in progressivo aumento, per 8700 elementi, tra volumi fascicoli e buste, che raccolgono la documentazione che gli uffici hanno prodotto nel tempo. Non tutto è inventariato, ma la conservazione è stato il primo requisito proprio per le origini “a posteriori” della raccolta archivistica. Inoltre, dagli anni 2000, a seguito dell’informatizzazione, si è proceduto alla conservazione informatica della documentazione prodotta in formato elettronico.
La documentazione degli anni relativi al primo ventennio dalla costituzione della UIL presenta dei vuoti ampi, poiché nel passato la conservazione della documentazione non era particolarmente curata; e questa si riferisce alla serie dei congressi nazionali e parzialmente a quella degli organi statutari. Sono stati recuperati, o ritrovati, dei nuclei di documenti che, provenendo da dirigenti della Uil (“Carte Dalla Chiesa”, “Carte Canapa”, ecc.), integrano la documentazione ufficiale della Confederazione.
Lo schema è stato ricostruito, seguendo le competenze che periodicamente venivano assegnate nell’ambito delle deleghe della Segreteria confederale. La caratteristica della Uil che emerge è quella di avere un’organizzazione interna legata, più che all’esistenza di uffici legati alla delega, al ruolo dei Segretari confederali, ai quali venivano attribuite responsabilità rispetto ai settori di intervento. Questa caratteristica risalta chiaramente anche dal modo in cui la documentazione è passata dagli uffici all’archivio, con versamenti provenienti direttamente dai Segretari confederali e con il loro nome segnalati; abbiamo così, in alcuni casi, dei segretari che hanno ricoperto funzioni di responsabilità rispetto a servizi differenti e che hanno versato la loro documentazione che tiene insieme materiali prodotti da uffici diversi. In questa situazione si è cercato di ricostruire, per quanto possibile, i flussi documentari in relazione ai servizi e agli uffici, specificando competenze e responsabilità.
I documenti sono consultabili e le serie sono organizzate secondo i criteri archivistici, suddivise fra congressi, conferenze, convegni, riunioni d’organismi, documenti, corrispondenza e circolari.
Sono disponibili una ricca collezione di manifesti, locandine, volantini ed altro materiale prodotto in occasione d’iniziative d’organizzazione e unitarie.
L’archivio ha ottenuto il riconoscimento di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica del Lazio, con cui si collabora attivamente.
L’Archivio storico conserva una notevole quantità di materiale a stampa, prodotto dalla Uil da sola o in collaborazione con le altre confederazioni, documentazione – spesso opuscoli a stampa – prodotta dalle varie categorie oppure prodotta da enti su argomenti per i quali venivano aperte pratiche specifiche. Questa caratteristica è tipica degli archivi contemporanei, soprattutto di quelli di organizzazioni politiche e sindacali. Fra la documentazione non a stampa, infatti, le tipologie documentarie maggiormente presenti sono le circolari, atti, interventi, relazioni che si riferiscono a iniziative pubbliche organizzate. La documentazione conservata è, per quanto riguarda la corrispondenza, sia in entrata, che in uscita, non completa, così come tutta quella documentazione che precede una eventuale iniziativa come lo scambio di annotazioni, le bozze di interventi e le relazioni con le modifiche, la corrispondenza preparatoria.
L’ Istituto di studi sindacali, ha aderito nel passato al progetto Archivi on-line (http://www.archivionline.senato.it) promosso e finanziato dal Senato della Repubblica. L’obiettivo era di creare un unico archivio virtuale dei fondi di personalità politiche, partiti, gruppi parlamentari e sindacati ove consultare, sia gli inventari, sia i documenti digitalizzati.
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Inventario e schedatura dei fondi archivistici dell’Archivio storico UIL
Prima conferenza d’Organizzazione della UIL: