Muore a Roma Giuseppe Saragat (pronunciato Saragát) (Torino, 19 settembre 1898 – Roma, 11 giugno 1988) è stato un politico e diplomatico italiano, quinto Presidente della Repubblica Italiana e primo socialdemocratico a ricoprire la carica.
Si è iscritto al Partito socialista unitario nel 1922 ed è entrato nella direzione del partito nel 1925. Nel 1926, con il consolidarsi del regime fascista, è espatriato in Austria e poi in Francia, ove ha svolto lavori vari.
Rientrato in Italia nel 1943, è stato arrestato e consegnato alle autorità tedesche. Riuscito ad evadere, ha ripreso l’attività clandestina nel Partito socialista italiano di unità proletaria a Milano.
E’ stato nominato Ministro senza portafoglio nel 1944 (II Governo Bonomi).
E’ stato nominato Ambasciatore d’Italia a Parigi nel 1945.
Deputato alla Costituente (Partito Socialista italiano di unità proletaria) è stato eletto Presidente della Assemblea il 25 giugno 1946. Ha rassegnato le dimissioni nel gennaio 1947.
Nel gennaio 1947 ha fondato il Partito socialista dei lavoratori italiani (successivamente Partito Socialista democratico italiano) del quale è stato Segretario politico. Ha rassegnato le dimissioni da Presidente dell’Assemblea Costituente ed ha assunto la Segreteria politica del nuovo Partito.
E’ stato nominato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1947 (IV Governo De Gasperi).
E stato eletto Deputato nel 1948, 1953, 1958, 1962.
E’ stato nominato Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Marina Mercantile nel 1948 (V Governo De Gasperi). Ha rassegnato le dimissioni nel novembre 1949.
Eletto Segretario del Partito dal 1949 al 1954.
E’ stato nominato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1954 (Governo Scelba), nel 1955 (I Governo Segni).
E’ stato eletto Segretario del Partito dal 1957 al 1964.
E’ stato nominato Ministro degli esteri nel 1963 (I Governo Moro) e nel 1964 (II Governo Moro).
E’ stato eletto Presidente della Repubblica il 28 dicembre 1964 (al ventunesimo scrutinio con 646 voti su 963). Ha prestato giuramento il giorno successivo.
E’ divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica.
Nel 1975 ha assunto la presidenza del Partito Socialista Democratico Italiano.
[…] Saragat riassume nella sua lunga milizia la storia, spesso controversa, del socialismo italiano. Strettamente intrecciata alle vicende del socialismo italiano ed ai momenti più rilevanti della storia nazionale, la vita e l’opera di Giuseppe Saragat segnano in modo indelebile le vicende fondamentali della storia italiana contemporanea, dalla sua prima militanza democratica durante il primo conflitto mondiale sino alla sua elezione a presidente della Repubblica avvenuto il 28 dicembre 1964, per poi consegnare all’intera sinistra italiana un patrimonio di esperienze e di valori che oggi come ieri rappresentano un punto di riferimento essenziale nella nostra vita civile.
Il lungo itinerario politico ed ideale dell’autorevole esponente della socialdemocrazia italiana prende avvio durante la Grande Guerra allorché egli si arruola volontario all’età di 18 anni ed ha modo di conoscere Bruno Buozzi e Claudio Treves. E’ a quest’ultimo che Saragat attribuisce la paternità della sua visione socialista, che lo porterà ben presto a collaborare al settimanale “La Libertà” e ad aderire, nell’ottobre del 1922, al Partito Socialista Unitario.
Da poco fondato da Matteotti, Turati, Treves, Buozzi il PSU nasceva nell’intento di portare al governo una forza socialista riformista che fosse in grado di bloccare la resistibile ascesa del fascismo. Quel tentativo, volto com’è noto a sbloccare la paralisi delle forze socialiste causata dal massimalismo del PSI, accentuatosi dopo la scissione comunista di Livorno del 1921, ebbe risultati modesti come adesioni, così come in occasione della successiva prova elettorale del 1924.[…]pp73