[…] La data dell’8 marzo fa riferimento ad avvenimenti sui quali non vi è uniformità di ricordi.
Alcuni storici la collegano ad un episodio del 1857 in cui delle operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero ad uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio. Altri invece ricollegano tale data a un rogo che nel 1911 scoppiò a New York in una fabbrica di camicie.
Comunque, questa data simboleggia ed esprime la lotta delle donne per la conquista dei propri diritti e l’impegno a realizzarli e tutelarli in un clima di forte solidarietà con le compagne di tutto il mondo.
E’ a questo percorso per il raggiungimento dei diritti umani che noi vogliamo collegarci per motivare nuovamente dentro noi stesse e nel confronto con la società un impegno di lotta per la giustizia e per un mondo più solidale.
Il focus di questa giornata, è quello di realizzare un approfondimento sulla Carta Costituzionale nel 70esimo anniversario della sua approvazione e di conoscere il pi9ù a fondo possibile le 21 donne elette all’Assemblea Costituente.
In una logica di attuazione delle norme costituzionali, fondamentale è la riflessione sul principio di uguaglianza che con forza e chiarezza viene enunciato dall’Art. 3 della Costituzione, il quale recita: ” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Questo principio, che letto con la cultura moderna prodotta dai sistemi democratici odierni, può sembrare ovvio, è di fatto, un principio positivamente rivoluzionario in quanto nega i presupposti pseudo culturali sui quali si basavano nel nostro Paese il regime fascista ed i regimi consimili di altre dittature.
Per comprendere bene quali erano gli obiettivi che le Costituenti si proponevano di raggiungere è illuminante riferirsi all’intervento dell’Onorevole Teresa Mattei sull’emancipazione femminile svolto all’Assemblea Costituente nella seduta pomeridiana del 18 marzo 1947. […]
Disponibile presso la Biblioteca Nazionale UIL Arturo Chiari