di – Giorgio Bertuzzi Campreciós –
Con oggi si conclude la trattazione della “serie oro” con l’ultima delle tessere proprio quella dell’anno 1912 a simboleggiarne il tema socialista e la chiusura di un ciclo che subirà un cambiamento notevole già con il 1913.
Ma prima di parlare della tessera, un interessante scorcio sul XIII Congresso del Partito Socialista con una chicca speciale in allegato, in formato pdf, copia digitalizzata dell’Avanti! del 6 luglio 1912.
XIII Congresso – Reggio Emilia 7-10 lugio 1912
[…] Il XIII congresso del PSI segna una svolta nelle vicende del socialismo italiano. A nome della corrente rivoluzionaria, Benito Mussolini presenta una mozione, approvata con una maggioranza limitata, che proclama l’espulsione dal partito di Bissolati, Bonomi, Cabrini, per l’omaggio reso al Re d’Italia il 14 marzo.
Il gruppo parlamentare socialista è accusato di voler fornire la politica del governo e vengono sconfessati gli atteggiamenti nazionalistici e filobellici di Guido Podrecca e altri.
Mussolini riafferma tra l’altro, contro l’egemonia del sindacato, l’importanza del partito come guida del movimento rivoluzionario dei lavoratori.
Alla direzione del partito sono eletti solo appartenenti alla corrente rivoluzionaria, tra cui Mussolini; segretario è nominato Costantino Lazzari.
Il congresso decide anche la ristrutturazione del comitato direttivo dell’Avanti!, che è stato finora di tendenza riformista: il giornale sarà diretto da Giovanni Bacci, membro della nuova direzione del partito, fino al 1° dicembre, quando verrà sostituito da Mussolini, più gradito all’ala rivoluzionaria.
Il congresso proclama infine parte integrante della “organizzazione socialista nazionale” la Federazione italiana giovanile socialista, sorta nel 1907 e diretta dai rivoluzionari.
Tra gli esponenti di destra che escono dal partito c’è anche il carpigiano Alfredo Bertesi.
Questa frattura provocherà una profonda crisi all’interno della Camera del Lavoro di Carpi. […]
[FONTE: https://www.socialismoitaliano1892.it/]
[…] La tessera del 1912, ultima della “serie oro“, oltre ad un sole che si staglia sullo sfondo, mostra per la prima volta (anche questa è una immagine che ricorrerà più volte in seguito) un albero, una quercia, a simboleggiare il Partito, la sua continuità, la sua organizzazione.
A simboleggiare la primavera, e quindi la rinascita, la speranza di un domani migliore, l’iconografia socialista usa abbondantemente in questo periodo alberi, rose, papaveri,spighe, tralci di vite sopratutto garofano, da soli o come cornice. […]
[FONTE: REPRINT delle tessere del PSI – Cento Anni di Tessere Socialiste, Edizioni Argomenti – Edar Libri – Roma]
[DISPONIBILE: alla lettura e consultazione presso la Biblioteca Arturo Chiari sita presso l’Istituto Studi Sindacali in via Lucullo, 6 – 00187 Roma – tel.064753377]