ACCADDE OGGI – 9 gennaio 1950 eccidio delle Fonderie Riunite di Modena
“Tempo di guerra fredda – Diari ” di Pietro Nenni
9 gennaio 1950 L’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena fu una strage avvenuta a Modena durante lo sciopero del 9 gennaio 1950 indetto dal sindacato CGIL per protestare contro i licenziamenti di oltre 500 operai metalmeccanici delle Fonderie Riunite
[…]9 gennaio 1950
La tensione nel paese fermenta paurosamente.
Giunge notizia di Modena di un grave eccidio. Col pretesto di difendere le officine dell’industriale fascista Orsi minacciate di occupazione, la forza pubblica ha sparato. Ci sono 6 morti e molti feriti. Dopo i recenti eccidi di Melissa, Torremaggiore e Montescaglioso ciò crea una situazione delle più allarmanti.
Che fare? In giunta d’intesa abbiamo deciso di convocare a Modena mercoledì l’opposizione al completo.
11 Gennaio 1950
Sono stato a Modena. Purtroppo sono arrivato soltanto nelle prime ore del pomeriggio per la riunione dell’opposizione, già battezzata <<dieta rossa>>. I funerali ci sono stati questa mattina e sono riusciti imponentissimi. In Emilia lo sciopero generale , ivi compreso quello ferroviario, è stato compatto. In tutta Italia le manifestazioni hanno assunto un aspetto quasi tragico.
L’opposizione era oggi pressoché al completo. Ci sono stati due momenti drammatici: Di Vittorio ha detto che un nuovo eccidio provocherebbe una risposta eccezionale, tale da far perdere la voglia di ricominciare, e quando Terracini ha riferito sulle condizioni in cui l’eccidio è avvenuto, vera e propria tragica gara di <<tiro al piccione>>. Solo l’odio e la paura folle danno la spiegazione di ciò che è successo. La riunione è stata chiusa da me e Togliatti. L’ordine del giorno votato preannuncia una forte agitazione contro il ripetersi di simili fatti e chiede l’allontanamento di Scelba dagli Interni.
C’è molta eccitazione negli animi. Mi sono sentito dire ripetutamente <<Quand’è che ci lasciate liberi di rispondere ai mitra con i mitra?>>.
12 gennaio 1950
Da ieri sera il quinto Gabinetto De Gasperi è stato dimissionario.
Esso è affogato nel sangue di Modena. Fino all’ultimo De Gasperi si è baloccato tra rimpasti e crisi. Ho l’impressione che gli sfugga la gravita della situazione.[…]
Disponibile presso la Biblioteca Nazionale UIL Arturo Chiari