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I lavoratori non aspetteranno la fine del regime fascista per tornare alla lotta sindacale e politica. Particolarmente rilevanti furono gli scioperi del marzo 1943 e il Contratto della Montagna del settembre 1944, stipulato nel Biellese, sotto occupazione nazifascista, dai sindacati, operanti in clandestinità, e dagli industriali lanieri, in cui si prevedeva, tra l’altro, la parità di salario a parità di mansione tra uomini e donne.

Illustrazione: foto del dipinto a tecnica mista di Rossella Fattore, realizzato per l’Istituto Studi Sindacali Italo Viglianesi, che prende spunto da una celebre foto sugli scioperi del marzo del ’43.

Mostra storica del sindacalismo riformista italiano/19

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