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Il movimento comincia intorno alla metà del XIX Secolo. L’impulso mazziniano parte dagli anni Quaranta dell’Ottocento; il 1853 è l’anno del congresso delle istanze mutualistiche piemontesi, tenuto ad Asti, che lo storico Aldo Romano ha indicato come l’atto di nascita del movimento operaio italiano. Il grande sviluppo di queste organizzazioni si ebbe nei decenni dopo l’Unità d’Italia (1861). Il vuoto creato dalla fine delle corporazioni verrà dunque gradualmente riempito da più di 6.700 società di mutuo soccorso, con 900mila iscritti.

Gli aderenti alle SOMS, lavoratori specializzati, pagavano quote, onerose, per garantirsi un sostegno in caso di malattia e perdita del lavoro (lo Stato era del tutto assente, se non come repressore). Le SOMS promuovevano inoltre formazione professionale e davano vita a cooperative di produzione e di consumo. Non erano organizzazioni di lotta e contrattazione, ma di reciproco aiuto tra lavoratori.

Immagini: orifiamma del 1872 della SOMS dello stabilimento Bruzzesi di Milano; il simbolo della stretta di mano, il più frequente emblema del Mutuo Soccorso (nelle bandiere della SOMS del Comune di Luserna S. Giovanni (Torino), del 1885, e della Cooperativa di Consumo Piveronese promossa dalla SOMS di Piverone (Torino), del 1909.

Mostra storica del sindacalismo riformista italiano/9

 

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