Tra qualche settimana, saranno 50 anni. Il 20 maggio 1970 viene approvata la legge numero 300, conosciuta come Statuto dei Lavoratori. È il Ministro del Lavoro all’interno del secondo governo Rumor, Giacomo Brodolini, socialista, che si impegna per il progetto di legge sulla materia, che non potrà vedere realizzato perché morirà l’anno prima.
Decisivo sarà l’apporto del professor Gino Giugni, presidente della Commissione di esperti incaricati dal Ministro di elaborare il testo. Il voto a favore della legge sarà più ampio della maggioranza parlamentare di centro sinistra, perché lo voteranno anche i liberali, mentre il PCI si asterrà.
Lo Statuto darà impulso all’organizzazione del sindacato nei luoghi di lavoro, con legami organici con le strutture sindacali territoriali, di categorie e confederali. Finisce la lunga era delle Commissioni Interne, e comincia quella delle Rappresentanze Sindacali Aziendali.
Piccola storia del sindacalismo riformista italiano/30
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