Ci ha lasciato il già  Segretario Generale della UIL3 congr UIL

Raffaele Vanni

Lino Ravecca, Ruggero Ravenna, Raffaele Vanni

1969-1971

Raffaele Vanni

1971-1976

Raffaele Vanni nasce a Roma il 15 febbraio 1922. Figlio di un impiegato delle Ferrovie dello Stato e di una casalinga. Partecipa giovanissimo alle prime lotte politiche a Roma appena liberata dal nazi-fascisti, militando dal giugno 1944 nella gioventù repubblicana.

[…] Negli anni 1948-1949 ero Segretario politico nazionale della FGR, la Federazione giovanile del PRI.

1970_consigli_generali_aLa FGR era certamente impegnata nelle Università per l’azione di proselitismo (guidavano i gruppi repubblicani Tullio Gregori e Giulio Mele); avevano aderito al Fronte della Gioventù, il confronto con i socialisti e i comunisti (guidati da Berlinguer) nel 1947 era costante così come la nostra azione sul mondo del lavoro.   La FGR aveva un quotidiano rapporto con i GAS, gruppi di azione sociale repubblicana nelle fabbriche come nel mondo agricolo.   La FGR considerava il PRI come il partito di Giuseppe Mazzini, il partito dei “Riformatori sociali”.

22386498289._SY1500_Nel 1948, sostituii Marconi che rappresentava la corrente repubblicana nella CGIL, nella convinzione che la rottura cattolica in Italia e la rottura mondiale della Confederazione Sindacale Mondiale – la FSM – ci avrebbe in breve portato a scelte obbligate.

L’unità sindacale realizzata con il Patto di Roma raccoglieva infatti certamente il sentimento unitario dei lavoratori italiani, ma essa era contemporaneamente il frutto di un disegno politiche che la DC ed il PCI perseguivano per il governo politico del Paese nel post-fascismo.   Alla trattativa tra Buozzi, Di Vittorio e Grandi facevano da “retroterra” De Gaspari e Togliatti.    L’assenza di Piero Nenni fece sì che potesse incidere il partito socialista sull’andamento delle trattative medesime.   E, d’altro canto altrettanto scarso risultasse il peso degli altri partiti della sinistra (repubblicano, azionista, e il costituendo partito socialdemocratico di Saragat).

1972 uil ferrara Vanni e BenvenutoL’ampia cronistoria sul dibattito Buozzi-Di Vittorio e sulla unità d’azione di Buozzi- Grandi dimostra peraltro quanto abbia inciso la esecuzione di Bruno Buozzi (da parte dell’esercito tedesco in fuga a Roma) sulla politicizzazione partitica del patto di Roma. Le ACLI, la DC, la rottura internazionale determinarono il 18 aprile sindacale.

1973_sesto_congresso_uil_5I lavoratori repubblicani attraverso un “referendum” decisero che si sarebbe dovuta ritirare l’adesione ad una CGIL che a seguito del patto di unità d’azione PCI-PSI era ormai chiaramente caratterizzata nell’ambito dello schieramento filo-sovietico (si ricordi che all’epoca il partito socialista era denominato correntemente come “fusionista”).   E tuttavia, a parere dei repubblicani, non sarebbe stata nemmeno ipotizzabile la nascita di una centrale sindacale che fosse la sintesi di una alleanza tra laici e cattolici, troppo diversi anch’essi per i “valori” sociali dei quali erano rispettivamente portatori.  Il risultato del referendum fu sancito al congresso dei GAS (Gruppi Azione Sociale) di Carrara al quale io partecipai a nome della Federazione giovanile repubblicana, congresso sulle cui decisioni pesarono non poco la “cultura” ed i “valori” politici e sociali propri della storia anarchico-sindacalista ed anche in parte “Soreliana” della “UIL” del periodo pre fascista che nei primi anni del ‘900 si era distinta per ampi peridi dal “massimalismo” della allora CGL (senza la I).

720511_v_congresso_uidacta_uil_eCosì nacque la FIL, all’indomani dell’incontro con Londra che aveva dato vita alla Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (sigla in inglese ICFTU, tradotta in italia CISL) e aveva segnato la definitiva spaccatura del movimento sindacale mondiale (i sindacati di rigida osservanza sovietica” tutti uniti nella FSM).  Ovviamente la FIL chiese ed ottenne subito l’adesione alla ICFTU (ripeto, sigla italiana CISL, che poi sarebbe confusa con quello che accadde più tardi, ma questa è un’altra storia…)pp.9

 

Disponibile presso la Biblioteca Nazionale UIL Arturo Chiari