La storia del sindacato comincia con la rivoluzione industriale, che ebbe luogo in Inghilterra nell’ultimo quarto del Settecento. Prima dei sindacati, la difesa del lavoro era assicurata dalle corporazioni di arti e mestieri, le gilde medievali, che operarono in tutta Europa per circa seicento anni, dal XII al XVIII secolo.
La corporazione medievale univa maestri, operai e apprendisti, che spesso non rappresentavano classi sociali diverse, ma diverse fasi della vita di uno stesso individuo. Si tratta, pertanto, di un’altra storia rispetto ai moderni sindacati, organizzazioni di lavoratori dipendenti.
Tanto più che spesso nelle gilde non trovavano posto i lavoratori meno specializzati, come nel caso dei ciompi fiorentini, nella trecentesca Arte della lana. Nel mondo antico, il lavoro manuale era considerato indegno di un uomo libero.
Greci e Romani non avrebbero capito lo slogan di questa tessera UIL, “il valore del lavoro”. “La nozione di lavoro considerato come un valore umano è di sicuro l’unica conquista spirituale che il pensiero umano abbia fatto dopo il miracolo greco” – ha scritto Simone Weil nel 1934, in Riflessioni sulle cause della libertà e dell’oppressione sociale.
Immagini: la storia del lavoro; tessera UIL 2005
Istituto Studi Sindacali Italo Viglianesi – Mostra storica del sindacalismo riformista italiano/1