ACCADDE OGGI – 2 Agosto 1950 Strage di Bologna
“La destra in armi” di Giorgio Cingolani
2 Agosto 1980 alle ore 10.25 una bomba esplode alla stazione di Bologna causando 85 morti e 200 feriti.
[…]La mattina del 2 agosto è sabato. A Bologna la stazione ferroviaria è strapiena.
Oltre ai bolognesi, vi sono centinaia di altre persone italiane in procinto di partire per le ferie estive; qualcuno aspetta la coincidenza, altri stanno facendo il biglietto, ci sono giovani con gli zaini alle spalle.
E’ un’immagine reale dell’Italia vacanziera.
Il capostazione Scarpellini sta per dare il segnale di via libera a un treno proveniente da Ancona e diretto a Basilea: il treno è in ritardo di un’ora e i passeggeri sono tutti ai finestrini, esausti per il gran caldo.
All’improvviso un boato, una fiammata nera dai risvolti giallo e arancione, una colonna di fumo. Dalla stazione cominciano a risuonare urla strazianti. I volti delle persone sono <<stravolti, storditi, ricoperti dalla polvere e dai calcinacci lanciati da un enorme vulcano che ha improvvisamente sventrato la sala della seconda classe, quella con l’aria condizionata, dove hanno cercato refrigerio decine di viaggiatori>>.
L’esplosione distrugge la sala d’aspetto di prima e seconda classe, il centralino della stazione, la tettoia del primo binario: una tempesta di proiettili di pietra e ferro investe decine di passeggeri e il treno per Basilea.
La più grave strage dell’Italia repubblicana è compiuta.
Dopo i primi minuti comincia la sarabanda delle autoambulanze e dei pullman, una confusione impressionante, i feriti vengono portati al Policlinico di Sant’Orsola, all’Ospedale Maggiore, ad altri ospedali vicini.
Durante il pomeriggio arriva a Bologna il Presidente Pertini mentre nella città sgomenta si sta facendo strada l’ipotesi di una nuova strage di matrice neofascista; Bologna è stata colpita nell’intimo, e la mente va a sei anni prima, quando un’altra bomba, a pochi chilometri di distanza, aveva provocato tredici vittime sul treno Italicus[…] pp. 101
Strage di Bologna, i TG dopo l’esplosione