ACCADDE OGGI – 10 Febbraio 1961 Si conclude il Comitato Centrale UIL a Roma, le deliberazioni del Comitato Centrale costituiscono l’impegno di rafforzare il potere contrattuale dei lavoratori per consolidare la democrazia e facilitare lo sviluppo economico e si decide di avviare il Paese verso la rinascita con alti salari e un piano di sviluppo e passar dalla previdenza alla sicurezza sociale.
Il Comitato Centrale indica nel superamento degli squilibri economici strutturali la condizione imprescindibile per il ripristino del potere contrattuale dei lavoratori e ravvisa lo strumento per il conseguimento di tale obiettivo in un piano generale ed organico di sviluppo economico, l’attuazione del quale deve imperniarsi a livello nazionale e regionale sull’azione pubblica di orientamento e di coordinamento delle pubbliche e delle private iniziative, secondo una scala di appropriate scelte prioritarie e nella messa in opera di una adeguata strumentazione di intervento.
In questa direzione la UIL indirizzerà la propria azione rivendicativa verso pubblici poteri e verso degli indirizzo degli investimenti e impegnerà al tempo stesso la propria politica sindacale, che deve essere organicamente programmata per il conseguimento di tali obiettivi, nel presupposto che la dinamica salariale e la partecipazione dei lavoratori alle scelte produttive siano poderosi elementi di sollecitazione dello sviluppo economico; mentre la perequazione degli sforzi dei diversi gruppi sociali può realizzarsi da un lato attraverso l’equa ripartizione fra produttori, lavoratori e consumatori dei benefici degli accrescimenti di produttività, dall’altro attraverso una severa politica delle imposte dirette e attraverso il passaggio dall’attuale caotico e pericolante assetto di previdenza sociale ad un moderno sistema di sicurezza sociale.