ACCADDE OGGI – 7 Luglio 1960 Strage di Reggio Emilia

“Storia del sindacato in Italia -1943/1980” di Turone

7 luglio 1960 – La strage di Reggio Emilia

E’ un fatto di sangue avvenuto il 7 luglio 1960 nel corso di una manifestazione sindacale durante la quale cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, tutti iscritti al PCI, furono uccisi dalle forze dell’ordine.

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[…]Il 7 luglio, ci fu l’episodio più grave, a Reggio Emilia.

In occasione di una manifestazione antifascista, l’intervento della polizia (le fotografie prodotte qualche mese dopo al processo dimostrarono che gli agenti avevano sparato prendendo con cura la mira, inginocchiati) provocò cinque morti.

Scontri_Genova_1960La Cgil proclamò una giornata di sciopero generale nazionale. La Cisl non aderì e la Uil partecipò solo in qualche provincia.

In Sicilia durante lo sciopero, ci furono altri interventi a fuoco della polizia e altri morti: tre a Palermo, e uno a Catania.

Dello sgomento diffusosi in tutto il paese si fece interprete il presidente del Senato Merzagora, che dall’aula di Palazzo Madama rivolse una proposta al paese, suggerendo <<una tregua>> di quindici giorni, durante i quali tutte le forze armate, di qualsiasi ordine e tipo, sarebbero rimaste consegnate in caserma, mentre partiti e sindacati si sarebbero impegnati a evitare scioperi e manifestazioni.

re12L’appello però cadde nel vuoto, perchè il governo – con una azione davvero spregiudicata – impose all’agenzia Ansa alla televisione e alla radio di non dare notizia.

Scontri_Genova_1960Gli scontri in Sicilia si manifestarono quando Merzagora aveva già formulato il suo suggerimento d’emergenza:  <<La coscienza della proposta  di una tregua politica>>, commentò amaro il senatore comunista Umberto Terracini, <<avrebbe potuto forse placare gli animi laddove questi erano ancora accesi. Chi ha vietato alla radio di diffondere l’appello di Merzagora può essere chiamato responsabile dei morti di Palermo e di Catania, caduti sotto il piombo della polizia>.

re2IL 12 luglio 1960, Nenni denunciò alla Camera il clima di guerra civile che era stato creato dal governo, e propose che Tambroni fosse messo in stato di accusa davanti alla Corte Costituzionale.

Schermata-2019-07-08-alle-11.37.46Gli episodi di autoritarismo si facevano sempre più frequenti: Luigi Salvatorelli fu denunciato all’autorità giudiziaria per aver pubblicato sulla <<Stampa>> un editoriale che giustificava l’insurrezione antifascista a Genova; Franco Antonicelli fu denunciato dal questore di Bologna per un discorso tenuto a Reggio Emilia.[…]

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Disponibile presso la BIBLIOTECA NAZIONALE UIL ARTURO CHIARI