ACCADDE OGGI – Torino, 9 maggio 1958 Commissioni Interne della UIL nella FIAT
Grande manifestazione a Torino per l’apertura della campagna elettorale delle C.I. alla FIAt
L’impronta classista della UIL nella lotta del movimento operaio
L’apertura della campagna elettorale per il rinnovo delle Commissioni Interne della FIAT ha offerto lo spunto per una grande manifestazione Metallurgici della UIL e della Comera Sindacale di Torino, promotrici di un Convegno Nazionale di tutti i rappresentanti delle C.I. Fiat in Italia.
Questo Convegno ha assunto un tono ed una importanza ancora più rilevante in seguito alla manifestazione pubblica indetta al Teatro Carignano di Torino, con un imponente comizio nel orso del quale Italo Viglianesi, Segretario Generale della UIL e Raffaele Vanni, hanno parlato ad una grande folla di lavoratori.
Da molti anni attivisti e dirigenti, iscritti e rappresentanti di Commissioni Intena aderenti alla UIL, si battono, nelle fabbriche di tutta Italia contro pressioni e intimidazioni, minacce e ricatti messi in opera dalle direzioni aziendali, ma non soltanto dalle direzioni aziendali, per contenere, reprimere, ritardare, l’affermazione dell’Unione Italiana del Lavoro.
Da molti anni queste intimidazioni e queste minacce formano oggetto di dure, dolorose, pesanti lotte che significano incertezze del lavoro, sacrificio, rinuncia alla carriera, e qualche volta significano licenziamenti e fame.
In tutti questi anni abbiamo denunciato alla opinione e al Paese questo clima che si andava via via inasprendo nelle fabbriche: ma lungi dal volerci atteggiare a vittime, abbiamo preferito prendere il nostro posto di lotta e reagire colpo su colpo, provvedimento su provvedimento a questi autentici episodi di infamia civica perpetrati contro lavoratori compevoli unicamente di credere nel sindacato e nella sua insostituibile funzione dui strumento della lotta di classe.
La Commissione parlamentare di inchiesta per le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche rilevò gran parte di queste situazioni medioevali, ma la opinione pubblica non seppe cogliere a sufficienza l’importanza di quella denuncia, oppure, bisogna dire che quella denuncia non venne espressa con la dovuta efficacia pubblica.