ACCADDE OGGI – 25 settembre 1936 nasce a Castelleone provincia di Cremona Pierre Carniti

“Da Venezia sulla strada dell’unità” a cura di Alberto Bonifazi

Pierre-Carniti_-620x40025 settembre 1936 nasce a Castelleone provincia di Cremona Pierre Carniti

 (Castelleone, 25 settembre 1936 – Roma, 5 giugno 2018)

[…]La FIM e la UILM celebrano i congressi per l’unità

1972_v_congresso_nazionale_uilm_qMalgrado ciò – affermava Carniti –  restiamo più uniti che mai, convinti che l’unità in tempi brevi non ha alternative.   Perché senza l’unità le conseguenze per la classe operaia e per il movimento sindacale sarebbero gravi.

Come i fatti delle scorse settimane dimostrano, ed in particolare le vicende per la preparazione della piattaforma contrattuale dei chimici, la crisi del processo unitario è innanzitutto crisi dei rapporti tra le organizzazioni e quindi dell’unità di azione.

1972_v_congresso_nazionale_uilm_nRinunciare a realizzare l’unità – proseguiva il Segretario Generale della FIM – significherebbe concorrere a promuovere la radicalizzazione tra i sindacati ed avviarli nuovamente ad un oscuro periodo di contrapposizione.

Pur nel prevedibile mutamento del quadro complessivo di riferimento e sulla base di una proposta politica generale che rifiuti ogni ipotesi di congelamento o di arresto del processo, ma si proponga al contrario un impegno dinamico per la realizzazione dell’unità a partire dai settori e dalle strutture più mature, la nostra determinazione di tener fede, come metalmeccanici, agli impegni unitari assunti rimane immutata, anche se le cose si stanno dimostrando più difficili del previsto.

Daremo, sia in tal modo, che con specifiche iniziative di lotta politica un contributo decisivo a liberare dai ricatti e dai veti il processo unitario generale.

Incontri governo-parti sociali, una lunga tradizione

roma-23 gennaio 1983-firma sul costo del lavoto.ansa Da sinistra Pierre Carniti (secondo), Luciano Lama (terzo) e Giorgio Benvenuto (quarto) La prassi degli incontri fra il governo e le organizzazioni rappresentative delle imprese e dei lavoratori ha ormai una lunga tradizione nel nostro paese. Negli anni ’80 il tema da affrontare e’ quello della scala mobile. Il 22 febbraio 1983 viene sottoscritto un protocollo, con la mediazione del ministro del lavoro, Vincenzo Scotti, che rallenta gli effetti dell’indicizzazione dei salari. Nel 1984 un altro accordo, che deve tagliare la scala mobile, non viene raggiunto per l’opposizione della componente comunista della Cgil. Il governo Craxi emanera’ allora un decreto sul taglio della scala mobile contro il quale il Pci promuovera’ un referendum che, nel 1985, sara’ respinto dagli elettori. La prassi della concertazione riprende vigore all’inizio degli anni ’90, quando prima il governo Amato (31 luglio 1992) e poi il governo Ciampi (3 luglio 1993) concludono due accordi che sono considerati un passaggio fondamentale per il risanamento dell’economia e creare le condizioni per l’ingresso dell’Italia ne gruppo dei paesi che adotteranno l’euro.

Ciò che proponiamo al Congresso – sosteneva Carniti – è la piena attuazione degli impegni che con la Fiom e con la UILM abbiamo assunto di fronte alla categoria: in particolare di andare alla lotta contrattuale con l’unità organizzativa reale dei metalmeccanici.

sciopero uilmCiò che chiediamo ai metalmeccanici, alle categorie e strutture territoriali impegnate nella battaglia unitaria, alle componenti unitarie delle Confederazioni è quindi di non lasciar rompere ed imputridire le cose, di non sprecarsi in pericolosi compromessi di potere, di non abbandonarsi all’indifferenza e alla rassegnazione, creando l’ambiente propizio allo sviluppo di tutte le degenerazioni di carattere ideale, morale e politico.[…]pp.146

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Disponibile presso la BIBLIOTECA NAZIONALE UIL ARTURO CHIARI

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