ACCADDE OGGI – Roma 15 febbraio 1928 Nasce Raffaele Vanni.

Negli anni 1948 -1949 ero Segretario politico nazionale della FGR, Federazione giovanile del PRI.

La FGR era certamente impegnata nelle Università per l’azione di proselitismo (guidavamo i gruppi repubblicani di Tullio Gregori e Giulio Mele); avevo aderito al Fronte della Gioventù, il confronto con i socialisti e i comunisti (guidati da Berlinguer) nel 1947 era costante così come la nostra azione sul mondo del lavoro.

La FGR aveva un quotidiano rapporto con i GAS, Gruppi di azione sociale repubblicana nelle fabbriche come nel mondo agricolo.

La FGR considerava il PRI come il partito di Giuseppe Mazzini, il partito del “Riformatori sociali”.

Nel 1948, sostituii Marconi che rappresentava la corrente repubblicana nella CGIL, nella convinzione che la rottura cattolica in Italia e la rottura mondiale della Confederazione Sindacale Mondiale – la FSM – ci avrebbe in breve portato a scelte obbligate.

L’unità sindacale realizzata con il patto di Roma raccoglieva infatti certamente il sentimento unitario dei lavoratori italiani, ma essa era contemporaneamente il frutto di un disegno politico che la DC ed il PCI perseguivano per il governo politico del Paese nel post-fascismo.

Alla trattativa tra Buozzi, Di Vittorio e Grandi facevano da “retroterra” De Gasperi e Togliatti.

L’assenza dall’Italia di Pietro Nenni fece sì che poco potesse incidere il partito socialista sull’andamento delle trattative medesime.

E, d’altro canto altrettanto scarso risultasse il peso degli altri partiti della sinistra (repubblicano, azionista, e il costituendo partito socialdemocratico di Saragat).

L’ampia cronistoria sul dibattito di Buozzi-Di Vittorio e sulla unità d’azione Buozzi-Grandi dimostra peraltro quanto abbia inciso la esecuzione di Bruno Buozzi (da parte dell’esercito tedesco in fuga da Roma) sulla politicizzazione partitica del patto di Roma. Le ACLI, la DC, la rottura internazionale determinarono il 18 aprile sindacale.

Tratto dal libro “Gli anni della mia segreteria” di Raffaele Vanni, disponibile presso la Biblioteca Nazionale UIL Arturo Chiari