ACCADDE OGGI – 25 ottobre 1917 inizia a Pietroburgo la rivoluzione d’ottobre

“Dopo la rivoluzione” di Roy Medvedev

24 – 25 ottobre 1917 ebbe inizio a Pietroburgo la rivoluzione d’ottobre.

Il volume di Roy Medvedev, disponibile in biblioteca, rappresenta una delle prime voci critiche nella storiografia sovietica con però ancora l’illusione che il regime bolscevico potesse avere un evoluzione diversa da quella dittatoriale.

L’esperienza e l’insuccesso di Gorbaciov dimostreranno definitivamente che il regime non era riformabile.

[…] La rivoluzione socialista d’ottobre, che doveva trasformare radicalmente il volto del mondo contemporaneo, ebbe inizio a Pietrogrado, il 24 – 25 ottobre del 1917, con l’insurrezione quasi incruenta.

Nessuno volle correre in aiuto del governo provvisorio.

Molte frazioni mensceviche e socialiste-rivoluzionarie avevano già preso le distanze nei confronti di quel governo.

I partiti di destra e la maggior parte delle gerarchie militari guardavano a Kerenskij e al suo governo con malcelato disprezzo.

Quando le unità della Guardia rossa al comando dei bolscevichi e singoli reparti di marinai e di soldati della guarnigione di Pietrogrado occuparono tutti i principali punti strategici della capitale, i ponti e le stazioni e strinsero d’assedio il Palazzo d’inverno, dove sedeva ininterrottamente il governo provvisorio, non incontrarono in pratica alcuna resistenza.

In quelle ore drammatiche la città continuò a vivere la sua esistenza abituale.

La massa dei soldati si trovava nelle caserme, le fabbriche e le officine continuavano a lavorare, nemmeno le scuole interruppero la loro attività.

Non vi furono scioperi nè manifestazioni di massa, com’era invece avvenuto prima della rivoluzione di febbraio.   Le sale cinematografiche (i kinematofrafy di allora) erano affollate, la gente passeggiava tranquillamente sulla Nevskij, i teatri erano in piena attività.

In sostanza, l’uomo della strada non si rese nemmeno conto degli storici avvenimenti che gli si svolgevano accanto.

Il traffico tranviario, che nel 1917 costituiva il principale mezzo di trasporto pubblico, non fu interrotto: com’è noto, fu per l’appunto su un tram che Lenin giunse a Smolnyj, nella notte tra il 24 e il 25 ottobre, da suo ultimo rifugio clandestino pietrogradese, per dirigere personalmente l’insurrezione.[…]

 

Disponibile presso la BIBLIOTECA NAZIONALE UIL ARTURO CHIARI